Vai al contenuto principale
Logo di Cliniche Legali

Panoramica

La Legal Clinic on the Right to Science è un progetto didattico che il Dipartimento di Giurisprudenza realizzerà per la prima volta nell’A.A. 2016-2017, in collaborazione con la Loyola Law School, Los Angeles. In particolare, la Legal Clinic è stata ideata e sarà condotta dal Prof. Cesare Romano.

Il progetto consisterà nello studio di un caso concreto sul diritto alla scienza (in particolare, in materia di destinazione alla ricerca scientifica di embrioni sovrannumerari non più impiantabili in utero) e nella predisposizione di una comunicazione individuale al Comitato per i diritti economici, sociali e culturali, istituito con il Protocollo opzionale al Patto sui diritti economici, sociali e culturali (2008).

Gli studenti che parteciperanno alla Legal Clinic avranno la possibilità di approfondire il tema del diritto alla scienza, nonché di comprendere e conoscere da vicino il funzionamento del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali. Il progetto rappresenterà dunque per gli studenti un’esperienza di apprendimento volta a combinare l’approfondimento teorico e lo sviluppo di un’argomentazione giuridica rispetto ad un caso reale.

Il progetto, che prevede la collaborazione con un gruppo di studenti della Loyola Law School, si svolgerà interamente in lingua inglese. L’ottima conoscenza di tale lingua (scritta e parlata) è pertanto un requisito essenziale per la partecipazione.

Per gli studenti che completeranno il percorso è previsto il riconoscimento di 6 crediti.

 

Diritto alla scienza

Il diritto alla scienza può certamente considerarsi un diritto fondamentale dell’individuo, che ha trovato un primo riconoscimento nella disposizione di cui all’art. 27 della Dichiarazione Universale del 1948, relativo al diritto di ‘partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici’.

Il contenuto e la portata di tale diritto sono stati (e sono ancora, per certi versi) controversi.

Ci si è chiesti innanzitutto se il right to science comporti semplicemente il diritto di godere dei benefici del progresso scientifico, o se esso si traduca nel diritto di prendere parte all’impresa scientifica in senso più ampio. Questa seconda accezione, che è certamente da preferire, amplia notevolmente i profili coperti dal diritto alla scienza: esso include, tra gli altri aspetti, la libertà di ricerca scientifica, il diritto di effettuare ed essere destinatari di divulgazione scientifica, ed il diritto di prendere parte alla definizione di una politica scientifica. Una simile interpretazione è in linea con la previsione contenuta nell’art. 15 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, che, nel garantire ad ogni individuo il diritto di ‘godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni’, esige che gli Stati adottino le misure necessarie a garantire ‘lo sviluppo e la diffusione della scienza’, nonché ‘la libertà indispensabile per la ricerca scientifica’.

Naturalmente il diritto alla scienza non è un diritto assoluto e può pertanto talvolta essere sottoposto a restrizioni. Occorre però chiedersi quanti e quali limiti possano essere legittimamente posti a tale diritto, in ragione della tutela di diritti di altri o di interessi essenziali della collettività.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:31

Location: https://www.clinichelegali.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!